Cinque terre

Percorsi turistici per le vostre vacanze in Italia

Abitato Etrusco di Acquarossa - Viterbo: Vacanze e archeologia in Lazio

Santa Maria della LiberaA fronte della quantità di necropoli che costellano il territorio della Tuscia viterbese sono ben pochi i resti di abitati etruschi giunti ai nostri giorni. Di questi, uno dei principali è il sito dell'Acquarossa, che sorge a poco più di un chilometro dalla città romana di Ferentum, al confine Nord del Comune di Viterbo.

Nelle vicinanze si trova anche una Necropoli che comprende sepolture dall'età arcaica fino all'epoca romana. Dopo le campagne di scavo condotte dagli Svedesi, allo stato attuale una visita al sito si presenta come una avventura stile Indiana Jones. I resti dell'abitato dell'Acquarossa si trovano alle estremità settentrionali del Comune di Viterbo (su un alto pianoro tufaceo, fra i fossi dell'Acquarossa e del Fornicchio) in una zona dove esistono tracce di frequentazione umana fin dal neolitico; il sito non è agevolmente raggiungibile (occorre attraversare terreni privati).

Alla base della collina, a fianco della strada provinciale, dove ha inizio il sentiero per il sito, si trova una piccola affascinante area naturalistica (Cascatelle dell'Acqua Rossa) che da sola vale una escursione in questo luogo. L'insediamento etrusco fu fondato nel VII sec. a.C. e si sviluppò pacificamente (era privo di mura di difesa) nell'arco di due secoli finché, alla fine del VI sec. a.C., venne attaccato da genti nemiche, dato alle fiamme e cancellato per sempre.

Non si sa con sicurezza chi fossero questi spietati nemici: scartando Roma, che era ancora occupata ad espandersi nel Lazio Meridionale, è probabile si sia trattato di un popolo stanziato nei pressi e cioé degli abitanti del colle del Duomo (l'attuale Viterbo). L'evento deve essere stato provocato dalla necessità di sgombrare questa pianura strategica per il controllo dei percorsi di transumanza e delle vie mercantili della zona.

Le coste e le spiagge della Sardegna

Argentiera - Spiaggia della franaNon è un caso che la Sardegna sia oggi la meta preferita da tanti turisti: il suo mare è infatti tra i più trasparenti che si possano vedere al mondo, nonché uno dei più rinomati per la bellezza delle spiagge e delle coste, in buona parte dall’aspetto ancora selvaggio ed incontaminato.

La grande varietà del substrato geologico dà luogo a paesaggi diversi tra loro ma sempre incantevoli: alte falesie, ampi golfi con lunghe distese di sabbia finissima, piccole calette celate tra magnifiche scogliere e suggestivi paesaggi marini. Le coste sono più scoscese nel versante occidentale, ma le più alte falesie si incontrano proprio sul lato opposto, in corrispondenza del grande e compatto arco calcareo del Golfo di Orosei.

La costa settentrionale è estremamente varia sotto il profilo geologico e morfologico. Da oriente a occidente si incontrano la penisola di Stintino, Platamona, Castelsardo e la Costa Paradiso, fino ad arrivare a Santa Teresa di Gallura. La costa gallurese, caratterizzata da un'infinità di insenature ed incantevoli spiagge, ospita la famosa Costa Smeralda ed è tra le più frequentate dai turisti. Più a sud inizia la costa di Olbia e quella, ricchissima di spiagge, di San Teodoro.

I Parchi della Sicilia

Parco delle MadonieLe aree naturali protette della Sicilia comprendono quattro Parchi regionali che occupano una superficie di 185.824 ettari, pari al 7,2% del territorio della regione, e 76 riserve naturali regionali, per una superficie complessiva di 85.181 ettari, pari al 3,3 % della superficie regionale.

La tutela delle aree di valenza ambientale è competenza della Regione, pertanto non esistono nell'isola parchi e riserve naturali statali.

Parco delle Madonie

Parco dei Nebrodi

Parco dell'Etna

Parco fluviale dell'Alcantara

A cavallo nell'Emilia Romagna - La via degli Abati - da Bobbio a Pontremoli

Escursionismo in Emilia RomagnaUna strada anticamente percorsa dai monaci di Bobbio tra il VII e VIII secolo, la “Via degli Abati” utilizzata come collegamento principale verso Roma prima dello sviluppo della Via Francigena e l’attuale Cisa. Il percorso da noi proposto, per le vostre vacanze in Romagna, parte dalla città di Bobbio fino a Boccolo Noce, tratto famoso appunto come “Via degli Abati”.

Partendo da Bobbio, possiamo affermare che fu un rilevante centro strategico soprattutto per la costruzione e gestione delle strutture fortificate per la strada di Borgallo, una delle strade meno temute per raggiungere Roma, tutto ciò fino alla durata del potere dei Bizantini sul Monte Bardone che controllavano il passaggio.